La poesia della Daunia nelle foto di Battista
Un campo innevato che ha sfumature rosa, pale che squarciano le nuvole e colline che sembrano dei drappi di seta. Sono le fotografie che compongono la mostra “Daunia, poesia di un paesaggio” allestita fino al 3 marzo nella Galleria Gagliardi di Piazza Di Vagno a Lucera.
Viste da lontano sembrano addirittura dei dipinti, eppure nessuna delle immagini è stata manipolata, ma è il frutto di lunghi appostamenti in attesa della luce giusta. Il resto, e non è poco, lo ha fatto l’interpretazione dello scenario che il fotografo ha compiuto attraverso il suo obiettivo. Il fotografo è Raffaele Battista che sabato sera ha inaugurato in un bagno di folla la sua personale, al ritmo delle danze dall’Associazione Ethnos. (
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Un successo per l’imprenditore appassionato di fotografia sin da giovanissimo, con esperienza di altre mostre e vari premi in concorsi nazionali, che utilizza la sua macchina per trasmettere emozioni, suggestioni e anche la sua particolare sensibilità verso ciò che egli stesso definisce solo “semplicità” ma che nei suoi lavori si traduce in una ricerca quasi estrema di essenzialità, di pulizia di linee che mettono in risalto il particolare evidenziando, al contempo, tutto il resto.
“Questi paesaggi, per quanto a noi familiari, assumono connotazioni così nuove e affascinanti da stupirci per la bellezza che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi e che talvolta ci sfugge”, ha commentato il dottor Generoso D’Alessandro, curatore d’eccezione della mostra, che ha selezionato gli scatti esposti tra la vasta produzione del fotografo lucerino.
“Battista riesce a vedere oltre, com’è giusto che faccia un artista – ha proseguito D’Alessandro – poiché con la sua sensibilità riesce a scavare l’epidermide del nostro territorio alla ricerca quasi ossessiva di geometrie nascoste, di segni sottili, occulti, che a volte sono così stupefacenti nella loro semplicità da risultare invisibili all’occhio di uno spettatore poco attento. Le sue foto riescono a farci innamorare ulteriormente della nostra terra ”.
É questa esaltazione della bellezza che conduce l’osservatore alla riflessione e la foto a suscitare poesia. (Luceraweb – riproduzione riservata)
f.g.