Alla Puglia innamorata, quella che oggi celebra San Valentino, la Capitanata porterà in dono un libro e una mostra: “Daunia, Poesia di un paesaggio”. Il volume fotografico e le opere di Raffaele Battista saranno presentati a Foggia, stasera, alle ore 18, nel Palazzetto dell’Arte di via Galliani. Le immagini immortalate dall’obiettivo dell’artista lucerino sono una dichiarazione d’amore per la Capitanata. Si tratta di paesaggi, linee d’ombra e giochi di colore nei morbidi e infiniti spazi dei Monti Dauni. La mostra di Raffaele Battista potrà essere ammirata fino a lunedì 23 febbraio nella splendido contenitore culturale di Via Galliani, adiacente la Villa Comunale. Oltre all’autore, interverranno il presidente del Gal Meridaunia, Alberto Casoria; Nicola Loviento, delegato regionale della Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) ed Enrico Colamaria, delegato Fiaf per la provincia di Foggia. L’evento è promosso dal Foto Cine Club Foggia. E sarà un altro uomo d’arte, Raffaele Niro, a omaggiare nella stessa serata la propria terra leggendo alcuni brevi testi, uno dei quali appartiene al giornalista Francesco Quitadamo: “Cara Puglia innamorata, ti porto in dote i Monti Dauni, i suoi borghi mignon, i varchi temporali delle sale da barbiere, il vento fresco di Volturino, l’alito caldo del pane di Celenza, il rifugio segreto del dio Pan, il paese più piccolo della Puglia e quello più alto, il passo felpato delle volpi, l’ululato del re dei boschi, l’ombra e il velluto del muschio, il cantico delle creature libere, la voce delle mute fontane di Alberona, il lusso senza prezzo del silenzio, la feroce bellezza dei grifoni di Ascoli. Ti porto le torri di Pietra, i castelli a picco su valli senza tempo, la sedia del diavolo, l’ironia di San Filippo Neri, il canto libero delle donne in altalena, lo stupore di orizzonti che prendono fuoco senza fiamme. Ci siamo stati da bambini, nei paesi delle favole. Ci torniamo da adulti e il racconto è ancora più bello. C’è ancora più spazio nel Rione dei Fossi, ancora più tempo nella dolce Deliceto, ci sono le fate, i lupi e i cinghiali. I laghi di Biccari e di Carlantino, i rospi e le loro code, pozioni magiche d’accoglienza, umanità e calore. E poi pipistrelli, falchi, rose, ortica, piante selvatiche senza anagrafe. La zucca carrozza, le spighe sentinella, diamanti rosso melograno. Le case di marzapane, le lunghe braccia degli alberi, i mulini del vento, Don Chisciotte e Sancio Panza. Ti porto gli scioglilingua franco-provenzali, i proverbiarbëreshë, l’accoglienza autentica del vino dalle gote rosse. Potremmo sposarci sotto una quercia e fare l’amore dove il telefono non prende e non c’è internétt”. L’autore di “Daunia, poesia di un paesaggio” è nato a Lucera il 12 novembre 1961. Coltiva da quando era giovanissimo l’amore per la fotografia, una passione che lo ha portato a esporre in numerose personali e collettive ospitate in strutture prestigiose come il Palazzo delle Prigioni a Venezia e il Museo delle Culture Europee di Berlino, indubbio riconoscimento internazionale al suo valore artistico. Ha ricevuto numerosi premi e menzioni speciali. Dal 2011 è direttore artistico della "Galleria Gagliardi" di Lucera.